COSA VEDERE:
Non
perdete assolutamente una visita all'isola di Ortigia, il quartiere
più bello e caratteristico di tutta la città. Primo insediamento
storico, attorno al quale si sviluppò l'intera città di Siracusa, è
oggi connesso alla terraferma attraverso tre ponti.
Qui potrete trovare una varietà infinita di ristoranti, b&b, bar e
pub.
Ma,
soprattutto, quì troverete i maggiori esemplari di bellezza
architettonica: la piazza del Duomo, i balconi di epoca barocca, le
chiese romane,
alcuni templi greci in rovina e i
resti dell'antico quartiere ebraico... tutto questo all'interno di
una stessa strepitosa area di appena 1 km quadrato!
Accanto al quartiere commerciale della città (Corso Gelone), troverete il famoso parco archeologico che racchiude al suo interno i resti del Teatro Greco, dell'Anfiteatro Romano e l'Orecchio di Dionisio.
Poco distante, di fronte al santuario della Madonna delle Lacrime, il museo Paolo Orsi, uno dei principali "contenitori" di reperti archeologici d'Europa, aperto tutti i giorni, tranne il Lunedì.
Suggestiva la visita alle Catacombe di San Giovanni e relativa basilica: la parte all'aperto vi lascerà senza fiato.
Sulla strada per dirigervi al mare, fermatevi nei pressi della Fonte Ciane: qui potrete decidere se -parcheggiata la macchina nello spiazzo subito alla sinistra dopo il ponte- fare una passeggiata in barca in mezzo alla vegetazione, oppure -presa la stradina subito a destra dopo il ponte, e percorsa fino alla fine- perdervi in una passeggiata in mezzo ai campi, fino ad arrivare alla vecchia linea ferrata.
Tra le spiagge più belle della costa siracusana vi suggerisco l'Arenella, con
i suoi mille golfetti e un mare sempre cristallino, anche in pieno Agosto. Poco adatta, però, qualora cerchiate privacy e un'atmosfera rilassata intorno a voi.
A questo scopo, potrebbe essere più interessante la spiaggia della Marchesa, nella strada che da Cassibile vi porta ad Avola. Superato il ponte, troverete una stradina privata sulla sinistra, che vi darà accesso ad uno dei più bei tratti di sabbia della zona, ma il cui pedaggio vi farà desistere dal voler effettuare una sosta. Una tariffa che oscilla tra i 15 e i 20 euro per poter lasciare la vostra macchina sotto ad una pineta non custodita: dazio da pagare per il semplice fatto di dover accedere alla striscia di sabbia attraversando un terreno privato.
Le soluzioni per evitare il salasso sono due: o vi fate accompagnare da qualcuno non interessato a condividere la vostra giornata di mare, oppure potrete provare a parcheggiare la vostra macchina poco più avanti, sulla destra, qualora gli altri fruitori abbiano lasciato un micro spazio per la vostra vettura. Lo scorcio è molto bello, la spiaggia abbastanza grande da ospitare e disperdere al vento le urla dei bagnanti... ma non illudetevi di avere il vostro angolino privato al riparo dalla folla... semplicemente, il vostro telo sarà distanziato da quello del vostro vicino per un numero di centimetri maggiore rispetto a quanto potrebbe accadervi all'Arenella in pieno agosto.
Meritano una visita anche le spiagge di Fontane Bianche, dalla sabbia finissima, quasi maldiviana, e un mare che -ahimè- in piena estate potrà non sorprendervi per il colorito... o magari sorprendervi in negativo...
Se un amico o qualcuno alle bancarelle delle "boat excursions" vi inviterà a fare un giro in barca per la costa Siracusana, non rinunciate all'imperdibile occasione di fotografare l'ingresso alla città dal mare: i palazzi barocchi e l'ampia vegetazione della marina e della fonte Aretusa vi inviteranno a non voler andare più via.
Tra le spiagge più belle della costa siracusana vi suggerisco l'Arenella, con
A questo scopo, potrebbe essere più interessante la spiaggia della Marchesa, nella strada che da Cassibile vi porta ad Avola. Superato il ponte, troverete una stradina privata sulla sinistra, che vi darà accesso ad uno dei più bei tratti di sabbia della zona, ma il cui pedaggio vi farà desistere dal voler effettuare una sosta. Una tariffa che oscilla tra i 15 e i 20 euro per poter lasciare la vostra macchina sotto ad una pineta non custodita: dazio da pagare per il semplice fatto di dover accedere alla striscia di sabbia attraversando un terreno privato.
Le soluzioni per evitare il salasso sono due: o vi fate accompagnare da qualcuno non interessato a condividere la vostra giornata di mare, oppure potrete provare a parcheggiare la vostra macchina poco più avanti, sulla destra, qualora gli altri fruitori abbiano lasciato un micro spazio per la vostra vettura. Lo scorcio è molto bello, la spiaggia abbastanza grande da ospitare e disperdere al vento le urla dei bagnanti... ma non illudetevi di avere il vostro angolino privato al riparo dalla folla... semplicemente, il vostro telo sarà distanziato da quello del vostro vicino per un numero di centimetri maggiore rispetto a quanto potrebbe accadervi all'Arenella in pieno agosto.
Meritano una visita anche le spiagge di Fontane Bianche, dalla sabbia finissima, quasi maldiviana, e un mare che -ahimè- in piena estate potrà non sorprendervi per il colorito... o magari sorprendervi in negativo...
Se un amico o qualcuno alle bancarelle delle "boat excursions" vi inviterà a fare un giro in barca per la costa Siracusana, non rinunciate all'imperdibile occasione di fotografare l'ingresso alla città dal mare: i palazzi barocchi e l'ampia vegetazione della marina e della fonte Aretusa vi inviteranno a non voler andare più via.
Se avete voglia di noleggiare un auto e vi dirigete al di fuori dell'area cittadina, immancabile la visita a Marzamemi, un antico borgo di pescatori, che tuttora suggestiona col fascino delle sue case sul mare e le tonnare.
Da segnalare le gite in barca organizzate dalla Sikelia Sail, con partenza dal porto di fronte alla gelateria del Ciclope: in particolare l'escursione alle Colonne Romane, con una barca dalle fiancate di vetro trasparente, per osservare il fondale e gli esemplari storici di colonne perse da una nave di passaggio durante un nubifragio.
Proseguendo più avanti, in direzione Portopalo, troverete alla vostra sinistra degli angoli di mare caraibico e spiagge totalmente deserte. Una volta attraversato tutto il paese, seguite le indicazioni per l'Isola delle Correnti: raggiungerete una lunga lingua di sabbia che nella sua estremità fende due mari, lo Ionio e il Mediterraneo, e vi potrà capitare di vederne uno in burrasca e l'altro completamente calmo.
Sulla strada per il rientro a Portopalo, prendete una deviazione sulla sinistra, e dirigetevi verso la spiaggia di Carratois: enorme nella sua estensione, stupefacente con le sue dune di sabbia e rifugio ideale per gli appassionati di wind surf.
Rientriamo verso Siracusa: superata Marzamemi, svoltate per il villaggio di San Lorenzo. A seguire, troverete una serie di stradine denominate numericamente: dalla prima alla nona strada. Svoltate a destra per l'ottava strada, percorretela fino in fondo (facendo attenzione a non demolire le gomme della vostra auto nel terriccio e nelle buche sparse qua e la) e lasciate la macchina. Alla vostra sinistra si apre la riserva di Vendicari: per raggiungere la spiaggia dovrete attraversare, a piedi, una piccola baia dal sapore molto romantico. Una specie di nicchia privata, prima di accedere alla riserva vera e propria.
MERENDA/APERITIVO:
Se dopo le fatiche di una giornata a mare, o trascorsa in giro per la costa orientale della Sicilia, desiderate un pò di refrigerio, fate una sosta in uno dei tantissimi bar della città, a gustare una strepitosa granita: io adoro quella di mandorla, macchiata con il caffè espresso. Ma potete gustarla anche al pistacchio, alla ricotta, ai gelsi e chi più ne ha più ne metta.
I posti migliori? In base alla vostra location in giro per la città, potrete fermarvi al Cubano (zona Fontane Bianche), da Bianca (con ben 3 punti vendita: di fronte ai Villini, nella centralissima piazza del Duomo o in via Elorina), al Fiordilatte (vicino piazzale Marconi), alla Voglia Matta (in corso Umberto) o al Pepe Cafè, il baretto che c'è in zona Isola, con lo spiazzo vista Ortigia.
Se siete in giro a fare shopping nella zona alta della città, provate il nuovo bar aperto in Viale Tica, nei pressi del semaforo: ottima la granita di ricotta e carina la location sulla terrazza panoramica all'aperto.
Se volete provare l'arancino più buono della città, andate senza esitazione al Bar Midolo, in Corso Umberto: poca la varietà (non aspettatevi tutte le tipologie di arancino del catanese), ma frittura leggerissima e al tempo stesso croccante.
L'aperitivo migliore? Il bar Rizzo, colonna storica di servizi per catering e banchetti in tutta la città (e oltre) ha rivoluzionato la sua immagine aprendosi al rito dell'aperitivo con stuzzichini di vario tipo.
Interessante e abbondante anche quello da Leonardi, in viale Teocrito.
Sostituisce completamente la cena l'aperitivo al Boulevard Cafè in Corso Gelone: preparatevi!
A Siracusa, e in generale in tutta la Sicilia, non potrete poi omettere l'esperienza d'alta cucina del paninaro: carrozzoni in mezzo alla strada servono caldi e croccanti panini farciti di tutto di più, dalla carne agli affettati e le immancabili salse. Nulla a che vedere con Mc Donald's o affini. Provate il paninaro di Via Polibio, ad angolo con Via Damone. O se siete più "raffinati" e meno da strada, provate il panino di Poldo in piazza Adda, ma preparatevi a lunghe, lunghissime attese!
Proseguendo più avanti, in direzione Portopalo, troverete alla vostra sinistra degli angoli di mare caraibico e spiagge totalmente deserte. Una volta attraversato tutto il paese, seguite le indicazioni per l'Isola delle Correnti: raggiungerete una lunga lingua di sabbia che nella sua estremità fende due mari, lo Ionio e il Mediterraneo, e vi potrà capitare di vederne uno in burrasca e l'altro completamente calmo.
Sulla strada per il rientro a Portopalo, prendete una deviazione sulla sinistra, e dirigetevi verso la spiaggia di Carratois: enorme nella sua estensione, stupefacente con le sue dune di sabbia e rifugio ideale per gli appassionati di wind surf.
Rientriamo verso Siracusa: superata Marzamemi, svoltate per il villaggio di San Lorenzo. A seguire, troverete una serie di stradine denominate numericamente: dalla prima alla nona strada. Svoltate a destra per l'ottava strada, percorretela fino in fondo (facendo attenzione a non demolire le gomme della vostra auto nel terriccio e nelle buche sparse qua e la) e lasciate la macchina. Alla vostra sinistra si apre la riserva di Vendicari: per raggiungere la spiaggia dovrete attraversare, a piedi, una piccola baia dal sapore molto romantico. Una specie di nicchia privata, prima di accedere alla riserva vera e propria.
MERENDA/APERITIVO:
Se dopo le fatiche di una giornata a mare, o trascorsa in giro per la costa orientale della Sicilia, desiderate un pò di refrigerio, fate una sosta in uno dei tantissimi bar della città, a gustare una strepitosa granita: io adoro quella di mandorla, macchiata con il caffè espresso. Ma potete gustarla anche al pistacchio, alla ricotta, ai gelsi e chi più ne ha più ne metta.
I posti migliori? In base alla vostra location in giro per la città, potrete fermarvi al Cubano (zona Fontane Bianche), da Bianca (con ben 3 punti vendita: di fronte ai Villini, nella centralissima piazza del Duomo o in via Elorina), al Fiordilatte (vicino piazzale Marconi), alla Voglia Matta (in corso Umberto) o al Pepe Cafè, il baretto che c'è in zona Isola, con lo spiazzo vista Ortigia.
Se siete in giro a fare shopping nella zona alta della città, provate il nuovo bar aperto in Viale Tica, nei pressi del semaforo: ottima la granita di ricotta e carina la location sulla terrazza panoramica all'aperto.
Se volete provare l'arancino più buono della città, andate senza esitazione al Bar Midolo, in Corso Umberto: poca la varietà (non aspettatevi tutte le tipologie di arancino del catanese), ma frittura leggerissima e al tempo stesso croccante.
L'aperitivo migliore? Il bar Rizzo, colonna storica di servizi per catering e banchetti in tutta la città (e oltre) ha rivoluzionato la sua immagine aprendosi al rito dell'aperitivo con stuzzichini di vario tipo.
Interessante e abbondante anche quello da Leonardi, in viale Teocrito.
Sostituisce completamente la cena l'aperitivo al Boulevard Cafè in Corso Gelone: preparatevi!
A Siracusa, e in generale in tutta la Sicilia, non potrete poi omettere l'esperienza d'alta cucina del paninaro: carrozzoni in mezzo alla strada servono caldi e croccanti panini farciti di tutto di più, dalla carne agli affettati e le immancabili salse. Nulla a che vedere con Mc Donald's o affini. Provate il paninaro di Via Polibio, ad angolo con Via Damone. O se siete più "raffinati" e meno da strada, provate il panino di Poldo in piazza Adda, ma preparatevi a lunghe, lunghissime attese!
DOVE MANGIARE:
SYRAKA (Ortigia)
Esperienza
quasi surreale per la mia seconda volta in questo ristorante: ore 13
di una calda giornata di luglio (2011), ad accoglierci un locale totalmente
vuoto e il gestore/ristoratore. L'idea di avere davanti un simpatico
signore che, oltre ad accoglierci, cucini da solo anche quanto da noi
richiesto, mi fa sentire come se fossi ospite per un pranzo
direttamente a casa sua! E l'avidità con cui leggere i piatti del
menu, si scatena...
Veniamo letteralmente conquistati dai primi due
antipasti, una tartara di tonno e delle polpette di neonato, fritte
in una pastella leggerissima ma gustosissima (il ristoratore si è
rivelato anche molto disponibile nello svelarci alcuni semplici
accorgimenti per realizzare, in casa, quelle pietanze). A seguire,
un'ottima pasta con i ricci e una frittura mista di calamari, triglie
e pesce azzurro, decisamente deliziosa e abbondante!
Terminiamo il
pasto ampiamente soddisfatti e registriamo il locale come uno dei
posti in cui abbiamo mangiato meglio a siracusa.
RETROSCENA (Ortigia)
Scoperto
per caso, leggendo le recensioni di altri utenti, non potevo
lasciarmelo scappare, da immensamente appassionata di isole e cucina
greca.
Il
locale è piccolo, raccolto e intimo, arredato con quel tocco di
azzurro che ti rimanda immediatamente alle origini della donna greca
che lo gestisce. La sua presenza in sala è costante ma discreta, non
eccessivamente ampia la scelta dal menù (che, però, credo si
modifichi in parte anche in base ai prodotti del giorno).
La cucina del marito (italiano) punta ad una riproduzione di piatti della tradizione sicula, con qualche tocco di innovazione, inserendo tra le proposte anche piatti della tradizione greca (saganaki di gamberi, souvlaki).
Carina l'idea dell'omaggio della casa, a base di pane, salsa di melanzane (melitzanosalata) e salsa di uova di pesce (taramosalata), nell'attesa dei piatti ordinati dal menù .
Per due antipasti, un primo piatto, un secondo piatto (tutti con porzioni molto abbondanti: il piatto di souvlaki comprende 3 spiedini, 4 pezzi di pita, un cestino di patatine fritte fresche, non surgelate, una ciotolina di tzatziki e un'insalatina greca!), un calice di vino e una birra abbiamo speso 59 euro… Direi non da trattoria, ma nemmeno da capogiro!
Su prenotazione anticipata (di almeno un giorno prima) è possibile organizzare una cena totalmente greca, dagli antipasti al secondo, ad un prezzo fisso di 25 euro tutto incluso (compresa mezza caraffa di vino per due, e acqua). Tornerò sicuramente per provarla
AL MAZARI' (Ortigia)
Ci eravamo già stati una sera di maggio (2011) e decidiamo di tornare un lunedì di novembre, in cerca di un ristorante dove gustare del pesce.
L'ambiente è composto da tre salette, con un arredamento molto pesante, quasi kitsch, che però non stona affatto con la location.
Siamo gli unici ospiti, oltre ad una coppia di stranieri, e veniamo serviti dal gestore stesso, molto cordiale e disponibile. Ci vengono indicati alcuni piatti non presenti sulla carta, e alcuni mancanti in base alla disponibilità di materie prime fresche.
Seguiamo in parte i consigli ed ordiniamo un primo ed un secondo.
La pasta "Al Mazarì" è fenomenale, un mix perfetto che ci lascia a bocca aperta. Le razioni sono abbondanti, ma letteralmente divoriamo i piatti. Rimaniamo talmente soddisfatti da chiederne la ricetta per cercare di ricrearla a casa.
I due secondi che ordiniamo sono entrambi a base di tonno, in particolare è degno di nota il tonno in crosta di pistacchi, davvero ottimo.
Usciamo più che soddisfatti.
SICILIA IN TAVOLA (Ortigia)
La prima volta che sono andata in questo ristorante, qualche anno fa, ero in compagnia di un amico, in rapporti con i gestori del locale: l'esperienza non fu delle migliori, dal momento che a causa di un problema di ventilazione del locale non era possibile cucinare gran parte delle proposte presenti nel menù. Negli ultimi anni, i proprietari, una coppia di ragazzi giovani, hanno deciso di puntare ad un'offerta più mirata e selettiva dei propri piatti: la regina della tradizione culinaria italiana, la pasta, condita nei modi più disparati e al tempo stesso tradizionali della cultura siciliana. Ampie le varietà di pasta, tutte rigorosamente fatte a mano: da non perdere gli spaghetti, che nello spessore richiamano più i bucatini della cucina romana. Vasta la selezione di salse: dal pesce alla carne, con un occhio sempre attento al rispetto delle più antiche ricette locali (non perdete, quando disponibili, gli spaghetti ai ricci: insuperabili!). Deliziosi anche i dessert, per chiudere in dolcezza il vostro pasto: segnalo il bicchierino di ricotta con cioccolata e granella, o l'intramontabile tortino al cioccolato.
Locale piccolino e sempre affollato, complici anche i
prezzi abbastanza modici: consigliata la prenotazione.
LA TAVERNETTA DA PIERO (Ortigia)
LA TAVERNETTA DA PIERO (Ortigia)
Per
poter scrivere un'adeguata recensione di questo locale, ho preferito
testarne la cucina per due volte... e il giudizio non può che essere
pienamente soddisfacente.
L'antipasto a base di sashimi di gamberoni e scampi è delizioso: la marinatura esalta il sapore di mare dei protagonisti del piatto. Unico consiglio: un pò meno condimento per evitare che esso possa prevalere sul pesce.
Fantastica la frittura di "scoppularicchi" (piccoli calamaretti), le polpettine di "mucco" (pesce neonato) e il carpaccio di tonno e pesce spada.
Degna di nota anche l'insalata di polipo, che ho semplicemente assaggiato, non amando quel tipo di pesce: ma la carne morbidissima catturerà il palato di chi lo adori.
Tutto ciò come antipasto... sia inteso... !
Chiaro che dopo una serie di piatti del genere, assaggiare i primi ancora con gusto risulti parecchio difficile: buoni gli spaghetti ai ricci, seppur senza quel "tocco in più" che differenzia qualcun altro dei miei ristoranti preferiti. Sicuramente da provare i secondi piatti...
Locale molto piccolo e sempre affollato al suo interno: meglio prenotare, magari per il primo turno serale
L'antipasto a base di sashimi di gamberoni e scampi è delizioso: la marinatura esalta il sapore di mare dei protagonisti del piatto. Unico consiglio: un pò meno condimento per evitare che esso possa prevalere sul pesce.
Fantastica la frittura di "scoppularicchi" (piccoli calamaretti), le polpettine di "mucco" (pesce neonato) e il carpaccio di tonno e pesce spada.
Degna di nota anche l'insalata di polipo, che ho semplicemente assaggiato, non amando quel tipo di pesce: ma la carne morbidissima catturerà il palato di chi lo adori.
Tutto ciò come antipasto... sia inteso... !
Chiaro che dopo una serie di piatti del genere, assaggiare i primi ancora con gusto risulti parecchio difficile: buoni gli spaghetti ai ricci, seppur senza quel "tocco in più" che differenzia qualcun altro dei miei ristoranti preferiti. Sicuramente da provare i secondi piatti...
Locale molto piccolo e sempre affollato al suo interno: meglio prenotare, magari per il primo turno serale
Sono
tornata in questo ristorante dopo qualche anno (nel 2011), memore
della deliziosa cenetta che erano soliti servire, interamente basata
su antipasti di vario genere (tutti, comunque, di pesce).
La
filosofia adesso è cambiata: non più giro di antipasti ma menù
fisso, che ti dà la possibilità di gustare qualche antipastino
seguito da due tipologie di primo piatto. Favoloso il cous cous di
verdure, e ineccepibile, come sempre, il servizio ai tavoli.
Personalmente, preferivo la cena basata interamente sull'ampio
giro di antipasti, essendo ormai pochi i locali, in zona, che ti
danno la possibilità di assaggiare cibi della tradizione locale in
dosi da "tapas". Era una delizia destreggiarsi tra 10/15
antipasti tutti diversi tra loro, dal pesce marinato ai frutti di
mare gratinati al forno, al termine dei quali il cuoco veniva a
chiederti se avevi intenzione di andare oltre col primo o il secondo
(ma, data l'abbondanza, solitamente preferivi fermarti lì).
Comunque
lo consiglierei ai miei amici, anche per la particolarità della
location interna ed esterna.
OSTERIA DEL VECCHIO PONTE (Ortigia)
Dopo
essere riusciti a prenotare, finalmente proviamo questo "nuovo"
ristorantino alle porte di Ortigia. Ottimo l'antipasto misto a base
di pesce, saporiti i primi e il secondo a base di gamberoni. Il nome
osteria, però, mi rimandava all'idea di un luogo e, soprattutto, un
menù più della nostra tradizione.
O' SCINA' (Ortigia)
Fortemente
attratta da un menù della tradizione (sarde alla beccafico,
parmigiana di melanzane, caponata, menù "Montalbano"
ecc...), ma al tempo stesso "intimidita" dal cartello
esterno al locale, con il menù in duplice lingua (italiano/inglese,
sintomo di luogo "acchiappa turisti"), decido comunque di
fermarmi in questo locale un sabato a pranzo.
Il
mio fidanzato prende una pasta alla carbonara di mare, di cui si
innamora all'istante; io -non eccessivamente affamata- opto per un
antipasto a base di sarde alla beccafico su macco di fave,
accompagnati da una caponata. Ottime le sarde e la caponata,
deludente il macco, che oltre ad essere insipido inumidisce
eccessivamente le sarde, altrimenti perfettamente croccanti nella
loro panatura.
SICILY pizzeria (Ortigia)
Ottimo
l'impasto: soffice e ben lievitato.
Ricchezza
e varietà nei condimenti: oltre alle sempre classiche pizze,
troverete una miriade di accostamenti innovativi, tutti a base di
ingredienti rigorosamente locali.Non potrete non lasciarvi tentare dal pistacchio di bronte che accompagna la mortadella d'asina, o dal capuliato che -al posto della salsa di pomodoro- farcisce una splendida pizza a base di biete e patate. Ottimo inizio.
PIANO B (Siracusa, Via Cairoli)
Ottima
pizza! Oltre alla lavorazione della pasta (al metro, napoletana,
sottile ecc...), potrete sbizzarrirvi con la varietà degli
ingredienti e degli accoppiamenti fuori dagli schemi rispetto alla
norma
ANGELINA'S BAKERY (Siracusa, Corso Umberto I)
Posto
"nuovo", con arredi shabby e dal gusto un po' retrò... Ci
sono stata per un pranzo veloce a base di una mega insalatona, e di
sera per un aperitivo. Tornerò sicuramente a provare il ristorante
vero e proprio!
IL QUARTO steak house (Siracusa, Via Somalia)
Locale
eccessivamente rumoroso: troppi tavoli, troppa gente in attesa,
acustica che non aiuta a fare due chiacchiere tra amici. Panini
saporiti, pizze non eccezionali, prezzi esageratamente alti:
personalmente, preferisco altri posti per una serata tra amici
LOVE SUSHI (Siracusa, Via del Porto Grande)
E'
stato il primo giapponese a Siracusa, per questo mio punto di
riferimento per una cena a base di sushi e sashimi. Eppure,
nonostante siamo in una città di mare, e a due passi ci siano le
migliori pescherie della città, il trancio di tonno e spada crudo
non rispecchiano la qualità del pesce di questa zona. Trovi migliori
crudità di pesce in altri ristoranti della città, anziché qui, che
dovrebbe essere il "tempio" del sashimi.
Ottimi,
invece, i "cuori" di riso e surimi.
Molto caratteristico il locale, specialmente in estate, con i tavoli nella veranda posteriore.
RISTORANTE JONICO - a Rutta e Ciauli (Siracusa, via Arsenale)
Siamo
stati a cenare in questo ristorante una sera di agosto (2011), spinti dalla
volontà di godere di un bel panorama dalla terrazza di un ristorante
all'aperto. La sistemazione è stata eccezionale: un tavolino a
fianco della ringhiera che dà sul mare sottostante, illuminato dalle
luci del solarium Zen.
Il menu offre un'ampia scelta di prodotti
della tradizione locale: per fare un esempio, pasta alla siracusana,
pesce alla matalotta o all'aroma di arancia.
Il servizio
abbastanza lento, ma ne è valsa la pena: abbiamo gustato un'ottima
pasta ai ricci, la migliore che abbia mai assaggiato a siracusa.
Da
sottolineare anche il terrazzino soprastante la nostra veranda,
sempre di proprietà del ristorante, in cui viene offerto il servizio
pizzeria.
Da tornarci sicuramente!
COLIBRI' (Siracusa, piazza Adda)
Locale
piccolino e non particolarmente curato nell'estetica, in cui però si
servono dei primi piatti davvero gustosi. Da provare le penne senza
parole, immerse in un groviglio di ingredienti tra i più
impensabili, che conferiscono alla pasta un gusto del tutto
straordinario. Buone anche le pennette allo spada e ciliegino e gli
spaghetti alle vongole.
Il locale fa anche secondi piatti (scelta,
però, molto limitata) e pizze. Non ho provato la pizza, ma sembra molto buona.
Consigliato per chi
abbia voglia di gustare un buon piatto di pasta al di fuori della
"solita" location ortigiana, con prezzi che variano dai 10
ai 15 euro a portata.
LA FORNACE (Siracusa, contrada Isola)
Uno
degli scenari più belli e suggestivi di tutta la città, con l'isola
di Ortigia di fronte ai vostri occhi, quasi a dare spettacolo di se
stessa sopra ad un palcoscenico.
Ottimo
sfondo per una gustosa pizza.
LE MANGIATOIE DEL RE GIORDANO (Avola)
Di
rientro da una passeggiata in macchina nella zona dei laghetti di
Cavagrande, decidiamo di fermarci per pranzo in questo agriturismo,
seguendone le indicazioni stradali.
Accoglienza eccezionale per un
menù che si snocciola attraverso varie portate.
Noi decidiamo di
fermarci agli antipasti, ricchissimi e vari, tipici della nostra
tradizione: salsiccia secca (prodotta in loco, che ho successivamente
anche acquistato), caponata, formaggi e salumi, frittelle di ricotta
e altri assaggini.
Come dolce, non gradendo ciò che la casa
offriva, gentilmente ci sono stati preparati sul momento dei piccoli
cannoli ripieni di crema di ricotta, freschissima.
Prezzo? 10 euro
a testa... onestissimo!
CORTILE ARABO (Marzamemi)
Bellissima
la location, un cortile nel piccolo borgo di pescatori di Marzamemi,
cortesi gli addetti al servizio e squisito il menù proposto: piatti
della tradizione siciliana di terra si sposano con piatti di pesce,
fino a darti un assaggio completo dei gusti di questa terra.
Ottimi gli antipasti, di quantità notevole. Rapporto qualità prezzo
nella media per questo genere di ristoranti.
A
distanza di tempo, e di pranzi, questo posto si conferma ancora
un'eccellenza.
Quest'anno
ancor più per la splendida veranda sul retro vista mare.
Gli
antipasti sono divini: la cruditá di gamberoni non ha eguali nemmeno
nei migliori ristoranti di sashimi.
Le paste al ragù di tonno e
quella col pangrattato e acciughe sono indescrivibili.
Chi non
apprezza, probabilmente è perché non sempre si trova ampia varietà
di piatti. Il menù è pressapoco fisso, ma al finire degli
ingredienti ovviamente si riduce anche la varietà di scelta.
Decisamente apprezzabile la scelta di una spesa limitata e
circoscritta al prodotto del giorno. Personalmente preferisco che mi
si dica che il tonno è terminato, piuttosto che ritrovare la fetta
di tonno grigliato non più fresco ma conservato d'obbligo nelle
celle frigorifere.
Se andiamo in vacanza nella dispersa isola
greca, apprezziamo tutti il ristorantino dal menù limitato e
casereccio, e magari lo riprendiamo in foto per segnalare la
freschezza quotidiana di ciò che abbiamo appena ordinato.
Fa
fashion...
Se andiamo a Marzamemi, che un'isola non è, e nemmeno
località tanto remota, pretendiamo di trovare di tutto di più come
al ristorante/mensa della grande città, e il menù limitato diventa
un deficit.
Spesso non si sa davvero apprezzare la semplicità.
Per
me la cialoma è sempre al numero uno perché fa di essa il suo grido
di battaglia.
Spero che non perdano mai questa peculiarità per
rincorrere i desideri di una massa.
Un discorso a parte merita il "pizzolo", specialità tipica di Sortino. Si tratta di due dischi di pizza sovrapposti, farciti all'interno con tutto ciò che la fantasia più disparata riesce ad inventare. La pasta del pizzolo, in realtà, non è esattamente identica a quella della pizza, ma lavorata e cotta in modo da risultare più croccante e piena di "bolle". La superficie è rivestita di parmigiano o pecorino grattugiato e il ripieno più tradizionale è salumi e formaggio. Ma, come scritto poco sopra, da assaggiare i ripieni ai broccoletti e salsiccia, quello al cinghiale, al tonno e cipolla ecc... Dove mangiare quelli più buoni? Io vi consiglio:
LA PIZZOLERIA (Sortino)
Ottimo
pizzolo, sia salato che, soprattutto, dolce. Apprezzata la
possibilità di dividere un pizzolo in due parti, con due condimenti
differenti, di modo da provare più gusti... Cosa che da altre parti
non fanno.
Servizio amichevole e professionale allo stesso
Locale rustico e caratteristico, credo sia un ex convento o qualcosa del genere. Il pizzolo è di una fragranza eccezionale, e il ripieno esalta il sapore della pasta. Unica pecca: non fanno i mini pizzoli, ed è molto difficile mangiarne singolarmente uno intero. In tal modo, qualora i pizzoli scelti dai vostri amici non vi entusiasmino, dovrete accollarvi la scelta del vostro mega pizzolo in solitudine.. E se provate a chiedere di farcire un intero pizzolo a metà (con due “gusti”), vi risponderanno che non sarà possibile procedere con l'ordine... Peccato!
GITE FUORI PORTA:
Ad un'ora e mezza da Siracusa, sulla strada che va diretta a Ragusa, sorge il castello di Donnafugata.
Splendida villa in stile locale, con arredi dei primi del Novecento e un labirinto nell'ampio giardino esterno.
Mentre andate (o tornate) non dimenticate di fare una capatina a Modica o Ragusa per acquistare le strepitosissime scacce, focacce ripiene di pomodoro e prezzemolo o ricotta e salsiccia/cipolle.
Splendida villa in stile locale, con arredi dei primi del Novecento e un labirinto nell'ampio giardino esterno.
Mentre andate (o tornate) non dimenticate di fare una capatina a Modica o Ragusa per acquistare le strepitosissime scacce, focacce ripiene di pomodoro e prezzemolo o ricotta e salsiccia/cipolle.
ma che bella dev'essere la tua città!!!!! specialmente mi attrae l'isola di ortigia.....e tutto quanto il resto.......
RispondiEliminachissà?...
... quando venite??!! :)
EliminaGrazie. Ottimo articolo. Spero che a distanza di qualche anno non è cambiato molto. Siamo in viaggio proprio oggi 11 ottobre 2016
RispondiEliminaCiao! Siracusa é la mia città, quindi il pezzo dedicato a lei cerco di aggiornarlo ogni volta che ho nuovi suggerimenti da dare!
RispondiEliminaPerciò direi che, al momento, è la versione più aggiornata :)
Se volete qualche altro suggerimento, non esitate a contattarmi nuovamente qui sul blog o, più velocemente, nella pagina Facebook che risponde al nome di Viaggiare con giudizio!
Buona permanenza, e grazie per la visita!
Grazie. Ottimo articolo. Spero che a distanza di qualche anno non è cambiato molto. Siamo in viaggio proprio oggi 11 ottobre 2016
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